ROMA – Il commissario delegato per l’emergenza immigrazione, il prefetto di Palermo Giuseppe Caruso, potrà agire anche in deroga alle disposizioni in materia ambientale, paesaggistico territoriale, igienico-sanitaria, di pianificazione del territorio e di polizia locale, se ciò servirà a superare l’emergenza. Lo prevede l’ordinanza di protezione civile firmata oggi dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che incarica il commissario di definire i programmi di azione e indica tra i suoi compiti principali quello di censire o cittadini sbarcati sul territorio italiano dai Paesi del Nord Africa e l’adozione di misure per individuare le aree destinate alla gestione dell’emergenza.
Uno dei principali scopi dell’ordinanza è quello di tagliare i tempi operativi anche attraverso una delega al commissario che gli consenta di sostituire ”ad ogni effetto” pareri e autorizzazioni da parte di organi statali, regionali o locali. Per le opere che prevedono la valutazione d’impatto ambientale, ad esempio, i termini della cosiddetta ”Via” sono dimezzati rispetto alle procedure ordinare: la procedura, in questo caso dovrà concludersi entro 45 giorni dall’indizione della conferenza dei servizi.
Ma i poteri del commissario prevedono anche la possibilità di requisizione e occupazione delle aree che si rivelassero ”necessarie all’incremento della ricettività dei centri per gli immigrati”. Per il suo lavoro il commissario è assistito dalla forza pubblica e può ”attivare le necessarie forme di collaborazione” con la Regione e altri soggetti pubblici e, per i profili umanitari e assistenziali, con la Croce rossa, l’Unhcr e l’Organizzazione internazionale per le migrazioni.