LAMPEDUSA (AGRIGENTO) – Settanta minori, tra cui due ragazze, hanno lasciato domenica mattina Lampedusa con la nave di linea “Palladio” diretta a Porto Empedocle. Da lì saranno condotti nelle residenze che li accoglieranno.
Cinquanta dei partenti erano ospitati nella ex base militare Loran, dove ne restano un centinaio; 20 si trovavano nel centro parrocchiale “La Fraternità”, gestito da don Stefano Nastasi, dove ne restano 36. A Lampedusa ne restano complessivamente 291, undici dei quali arrivati stamattina in due distinti sbarchi.
Sono prevalentemente ragazzi non accompagnati; l’età più bassa è 12 anni e la metà dei minori non è stata ancora identificata. In questi giorni gli operatori di “Save the children” li hanno preparati al trasferimento, parlando in arabo con loro. Molte le domande e, soprattutto una: “E’ sicuro che non ci riportano indietro in Tunisia?”.
Alcuni ragazzi, a cui è stata fornita una scheda telefonica, hanno avuto la possibilità di chiamare i loro genitori in Tunisia. Stamattina, quando si sono imbarcati (alcuni di loro erano a Lampedusa già da due settimane) sprizzavano felicità e non vedevano l’ora di salpare. L’hanno presa male quando qualcuno dei migranti sul molo, ha tentato di imbarcarsi sulla nave di linea, provocando l’intervento della polizia e un lieve ritardo nella partenza.
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