Imprenditrice uccisa: anche veggente per intimorire vittima

C’é anche una “veggente” tra le quattordici persone indagate dalla Procura della repubblica di Lanusei (Ogliastra) per l’omicidio di Rosanna Fiori.

La donna, secondo quanto hanno scoperto gli investigatori della Squadra Mobile di Nuoro e del Commissariato della Polizia di Stato di Lanusei, comunicava a tutti i compaesani di aver sognato attentati e perfino i testi di scritte minacciose nei confronti dell’imprenditrice.

Stranamente tutto ciò che la “veggente” sognava si avverava. La donna è finita nell’elenco degli indagati per l’assassinio di Fiori perché gli investigatori hanno la certezza che anche i sogni fossero un metodo di intimidazione psicologica che andava ad aggiungesi allo stillicidio di atti intimidatori, danneggiamenti e attentati incendiari che avevano come unico scopo quello di convincere l’imprenditrice a cedere la sua impresa che per dimensioni, valenza tecnologica e capacità produttive era stata definita la “Fiat dell’Ogliastra”.

La “veggente” è accusata di concorso in associazione a delinquere semplice. Infatti, contrariamente a quanto appreso in un primo momento, non è stata contestata agli indagati l’aggravante “di stampo mafioso”.

Published by
admin