Tragedia nella notte tra il 26 e il 27 agosto a Roma, nel campo nomadi della Muratella. Un incendio è divampato poco dopo l’una del mattino causando la morte di un bambino rom di 3 anni. In gravi condizioni anche un un neonato di 4 mesi. Il piccolo, immediatamente trasportato in ospedale, sarebbe il fratellino del bimbo di 3 anni morto carbonizzato.
I genitori dei bambini sono stati accompagnati da un’ambulanza del 118 all’ospedale Sant’Eugenio. A quanto si è appreso avrebbero riportato ustioni di secondo grado. Il neonato, inizialmente ricoverato dall’ospedale San Camillo è stato invece trasferito al policlinico Gemelli. Pur essendo grave non sarebbe in pericolo di vita.
Il cadavere del bimbo di tre anni, Mario, e’ stato trovato carbonizzato nel suo lettino. Cio’ che rimane delle quattro baracche distrutte nell’incendio del campo rom abusivo in via Morselli a Roma, nella zona periferica della Magliana, e’ un mucchio di cenere dove si distinguono soltanto le reti dei materassi, un passeggino bruciacchiato e qualche straccio.
I genitori di Mario, di 23 e 21 anni, si erano trasferiti nell’insediamento romano da circa un mese e venivano da Brescia. Gli abitanti del campo hanno riferito che il padre dei due bambini si guadagna da vivere raccattando e vendendo ferro. L’incendio è divampato all’1.30 e gli otto abitanti delle quattro baracche, distrutte in venti minuti dalle fiamme molto alte, hanno tentato invano di spegnere il fuoco gettando secchiate d’acqua, dopo aver dato l’allarme a carabinieri e vigili del fuoco.
Gli investigatori, intanto, hanno stabilito che il rogo non è doloso e le cause che hanno determinato il propagarsi del rogo sono accidentali. Bisognerà però aspettare la conclusione dei rilievi da parte dei carabinieri della stazione Torrino nord e del Nucleo Investigativo di via In Selci e del Nucleo Investigativo Antincendio dei vigili del fuoco. Tra le ipotesi più probabili è che il rogo sia stato appiccato da una candela lasciata accesa o da una sigaretta spenta male; viene invece esclusa quella di un pentolino lasciato su un fornelletto.
