VITERBO – Ci sono anche un ufficiale e due marescialli della Guardia di Finanza coinvolti nella maxi inchiesta sulla Asl di Viterbo che la procura della Repubblica si accinge a chiudere con le richieste di rinvio a giudizio. I reati ipotizzati nei confronti dei ventiquattro indagati, in uno dei filoni dell'inchiesta, sono, a vario titolo, corruzione, concussione, turbativa d'asta, emissione di false fatturazioni, abuso di potere e falso.
Le tre fiamme gialle finite sotto inchiesta sono il maggiore Piero Cirillo, all'epoca dei fatti in servizio a Viterbo con il grado di capitano, attualmente di stanza a Terni, e i marescialli Cesare Minuti e Gianni Menci. Tutti e tre, in passato, avrebbero lavorato a uno o piu' filoni di indagine sulla Asl.
I motivi per i quali siano stati iscritti nel registro degli indagati e' coperto dal massimo riserbo. Secondo quanto si e' appreso i loro nomi sarebbero collegati a uno scambio di favori reciproci con la direzione generale della Asl, sulla quale stavano indagando.
