Nell’inchiesta sugli appalti del G8 della Maddalena spuntano due escort di Treviso. Due donne che sarebbero state usate come merce di scambio, come pagamento per dei favori. Quelle con cui Fabio De Santis, provveditore ai Lavori Pubblici, e Mauro della Giovanpaola, alto funzionario del medesimo ministero, si divertirono al Gritti Palace di Venezia a spese di Daniele Anemone, fratello di Diego, uno dei principali beneficiari degli appalti per il G8 a La Maddalena.
A documentare la presenza delle due ragazze ci sono le intercettazioni. «Per stasera è un macello – dice Giuseppina De Luca, incaricata da Anemone di reperire le ragazze per il duo di dirigenti dei Lavori Pubblici – perché queste si muovono da Treviso».
Ascoltando le conversazioni spunta poi anche la “cresta” fatta sull’allegra notte: «Ci diamo 500 a queste e il resto ce lo spartiamo noialtri», dice la De Luca. Il resto sono i 3000 euro che avanzano dal budget, evidentemente garantito dai costruttori “benedetti” dagli appalti per il G8 (mai svoltosi) in Sardegna.
Una delle due ragazze, grazie all’intercettazione di un numero di telefono da parte dei carabinieri, risulta essere Angela, tratti orientali, altezza un metro e sessanta. La sua foto gira su Google e grazie ad essa gli investigatori potrebbero rintracciarla per interrogarla.
A far da sfondo a questa novità, ci sono anche le intercettazioni che svelano un grottesco retroscena. Ovvero il non-gradimento dei due «utilizzatori finali». Della Giovampaola si lamenta così con Anemone, a proposito della ragazza che gli è toccata: «…dove cazzo l’hai presa, sulla Tangenziale?». E De Santis rincara: «…che si crede che noi.. eehh… veniamo dalla montagna con la piena..?».
