
Incidente bus turistico a Capri, Emanuele Melillo l'autista morto: forse malore alla guida, lascia la compagna incinta (foto da Fb)
Si chiamava Emanuele Melillo il conducente del bus turistico morto questa mattina a Capri nell’incidente avvenuto nella zona di Marina Grande. L’autista potrebbe essere stato colto da un infarto alla guida. Melillo, 33 anni, era separato, aveva un bimbo e, come raccontano i colleghi, una nuova compagna in dolce attesa.
Bus turistico precipita a Capri, morto l’autista Emanuele Melillo
Emanuele Melillo, originario di Napoli, è precipitato con il bus turistico dell’Atc nella zona di Marina Grande per cause che restano da accertare. Secondo una prima ricostruzione dell’accaduto, la sterzata, improvvisa, che ha determinato il grave incidente, potrebbe essere riconducibile a un malore. Si tratta, al momento, di una ipotesi, sulla quale gli investigatori stanno indagando senza trascurare nessun’altra pista. La causa del decesso di Melillo dovrà essere accertata dall’esame autoptico.
La dinamica dell’incidente di Capri
Sono in corso i rilievi da parte della polizia scientifica di Napoli sul luogo del disastro a Capri. Gli esperti, con l’ausilio dei vigili del fuoco, stanno cercando di ricostruire la traiettoria del bus finito nel dirupo. Sulle cause del disastro, fanno sapere gli investigatori, al momento è prematuro formulare qualsiasi ipotesi. Il quadro potrebbe essere più chiaro solo quando il mezzo verrà recuperato e verranno evidenziati i punti di impatto.
Stando a quanto ricostruito Melillo intorno alle 11.30 di questa mattina, stava guidando su un tratto in salita quando ha perso il controllo del mezzo, colpendo la ringhiera. La struttura ha ceduto e il minibus è precipitato, finendo tra un muro di contenimento e gli edifici di un lido balneare. A bordo del mezzo, più affollato del solito perché questa mattina la funicolare era chiusa, c’erano oltre dieci persone. Si contano altri feriti, 28 in totale, di cui 4 gravi, due di questi trasportati a Napoli. Tra questi ultimi un bambino, che è stato ricoverato al Santobono per diverse fratture ed è stato stabilizzato.
Incidente Capri, colleghi autista ipotizzano malore alla guida
I compagni di lavoro di Emanuele, lo descrivono come un ragazzo ”molto solare, scherzoso, un giocherellone”. Tutti i giorni faceva il pendolare da Napoli per andare a lavorare sull’isola azzurra dove era impiegato all’Atc, l’azienda trasporti caprese, da diversi anni.
“Aveva un contratto a tempo determinato, tipo stagionale – riferisce all’ANSA Franco Chierchia, delegato Usb in Atc – ma essendoci una carenza di organico riusciva a lavorare quasi tutto l’anno anche perché in inverno quando la funicolare è chiusa per manutenzione noi con i bus forniamo il servizio sostitutivo. Quindi era un lavoratore esperto che conosceva le strade dell’isola”.
Tra i colleghi circola l’ipotesi che Emanuele abbia avuto un malore mentre era alla guida del mezzo e che dunque ne abbia perso il controllo anche perché nel tratto in cui si è verificato l’incidente la carreggiata è rettilinea.