Cronaca Italia

Incidente Lago di Garda, tedeschi già a Monaco. Sospetto: erano ubriachi, forse bevevano dopo lo speronamento

Incidente mortale sul Lago di Garda, i tedeschi sono già a Monaco. A disposizione dei giudici italiani, ma comunque già in Germania. Si tratta dei due tedeschi che con il loro motoscafo hanno travolto la barca in legno su cui erano Umberto Garzarella e Greta Nedrotti. Uccidendoli.

C’è il sospetto che i due fossero ubriachi. Motivo per cui si attendono gli esiti del test tossicologico. Stando ad alcuni testimoni, avrebbero bevuto prima dell’incidente. E forse anche dopo, visto che sono andati a cena.

Incidente Lago di Garda: i tedeschi sono già a Monaco

I due tedeschi dell’incidente sul Lago di Garda sono rientrati in Germania. I due hanno eletto domicilio presso un avvocato di Modena e si sono messi a disposizione della procura di Brescia facendo comunque rientro a casa a Monaco.

I tedeschi erano ubriachi?

Intanto si fa largo un sospetto: i tedeschi erano ubriachi? Diversi testimoni dicono di averli visti brilli già dal pomeriggio, prima dell’incidente. Ma alcuni dicono che sarebbero stati alticci anche dopo l’incidente. Sono infatti andati a cena e, probabilmente, qualche bicchiere se lo saranno concesso. Forse non erano consci di quanto accaduto.

La Stampa riporta una testimonianza: “Di sicuro al rientro erano talmente ubriachi che per aiutarli a ormeggiare è intervenuta una coppia, medico lui e infermiera lei, appena rientrata con la propria imbarcazione”.

Solo nelle prossime ore gli inquirenti conosceranno l’esito delle analisi. E sapranno se i due turisti tedeschi avevano bevuto oltre i limiti. Hanno travolto, con il loro motoscafo Riva, la barca in legno sul quale erano fermi il 37enne Umberto Garzarella e la 25enne Greta Nedrotti.

Il primo è morto sul colpo, mentre il corpo della ragazza, con le gambe parzialmente amputate, è stato recuperato a quasi cento metri di profondità dopo dodici ore di ricerche. I due turisti di 52 anni, sono indagati per plurimo omicidio colposo e omissione di soccorso

I testimoni oculari dell’incidente sul Lago di Garda

“Erano le 23 di sabato quando abbiamo sentito un botto. Eravamo a bordo piscina e guardavamo il lago vedendo la macchia scura che era era la barchetta e che a volte veniva illuminata dal faro di una discoteca dall’altra sponda del Garda” hanno raccontato due testimoni oculari, marito e moglie che dal giardino della loro casa hanno assistito a quanto accaduto.

“Abbiamo sentito un botto e abbiamo visto un’ombra scura, mentre il motoscafo sfrecciava senza nemmeno rallentare. La barca era ferma con una lucina molto lieve, tanto che non eravamo sicuri fosse effettivamente un’imbarcazione dato che dieci minuti dopo è passato vicino un altro motoscafo che ha pure suonato. Al mattino abbiamo capito tutto” è il racconto della coppia. 

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Alberto Francavilla