Sulla dinamica dell’incidente non ci sono più dubbi: chi guidava l’auto che sabato sera a Rezzato, in provincia di Brescia, si è scontrata frontalmente contro un autobus, ha fatto tutto da solo. Un errore costato la vita a cinque ragazzi, morti sul colpo, lungo la strada che dalla Valsabbia li stava portando in città per concludere la serata.
Sulla vettura, irriconoscibile dopo il tremendo schianto, c’erano Dennis Guerra, 20 anni di Sabbio Chiese. Imad El Harram, anche lui ventenne di Preseglie. Imad Natiq, 20 anni, e Salah Natiq, 22, cugini residenti a Vestone e Irene Sala, 17 anni compiuti a dicembre, che viveva a Villanuova sul Clisi.
La Procura di Brescia ha già disposto il nullaosta per la sepoltura e le salme sono state restituite alle famiglie. Trasportato in ospedale sotto choc invece l’autista del pullman di 58 anni che viaggiava senza passeggeri e che non ha potuto fare nulla per evitare l’auto. E’ stato lui il primo a dare l’allarme. Il gruppo di amici era a bordo di un’auto prestata, non si sa per quale ragione, da un coetaneo che viaggiava su un’altra vettura, a pochi metri di distanza sulla stessa strada. E che è arrivato sul luogo dell’incidente quando ormai non c’era più nulla da fare.
Straziante il dolore delle famiglie, avvisate dagli amici e dai parenti, che si sono trovate davanti i figli strappati alla vita troppo presto. “Erano ragazzi come tutti, nati e cresciuti in Valsabbia. Ora per noi è davvero dura” dice un parente di Imad e Salah Natiq. “Non ci sono parole per descrivere il dolore causato da questa tremenda tragedia. A nome di tutta la Comunità, esprimo cordoglio e un abbraccio di profonda vicinanza alle famiglie delle giovani vittime” scrive il sindaco di Sabbio Chiese, Onorio Luscia, su Facebook.