Se il vaccino contro l’influenza A determina un danno collaterale, a pagarne le spese in sede civile sono gli Stati che lo hanno commissionato e non l’azienda farmaceutica produttrice. Tranne in caso di omessi controlli sulla preparazione del prodotto, la responsabilità di problemi successivi alla vaccinazione viene assunta dai governi. Succede in Italia e in altri 50 paesi che hanno firmato l’accordo con la multinazionale Novartis che ha immesso sul mercato il vaccino Focetria: in base all’intesa l’azienda non risponderà anche di danni permanenti o inattesi dovuti alla somministrazione.
«In Italia esiste una legge sui danni da vaccini. Oggi non esistono più vaccinazioni obbligatorie per legge, ma quando lo Stato fornisce attivamente e gratuitamente la vaccinazione e in qualche modo la incoraggia, garantisce poi, attraverso questa legge, il risarcimento dei danni civili. Non di quelli penali ovviamente, attribuibili, per esempio, a omessi controlli, e che rimangono di competenza dell’azienda produttrice», precisa Gaetano Maria Fara igienista all’Università di Roma La Sapienza.
Nel nostro paese su un totale di 334 mila persone vaccinate, sono 374 i soggetti che hanno avuto reazioni: non gravi nell’84% dei casi, di un livello di gravità non definita nel 10% e gravi per il restante 6%, secondo i dati diffusi dall’Agenzia italiana del farmaco. Quando il cittadino si sottopone al vaccino deve firmare un consenso che lo informa delle eventuali conseguenze. «Questo consenso vale soprattutto per i danni minori ma esiste sempre l’imponderabile. E se è vero che le cure di eventuali danni sono assicurate dal sistema sanitario gratuitamente, rimangono pur sempre eventuali danni biologici o morali che possono costituire motivo di iniziativa legale», spiega Fara.
Anche se il numero aumentasse le industrie farmaceutiche sono “immunizzate” e non dovranno rispondere delle patologie riscontrate in soggetti che hanno avuto il vaccino contro il virus H1N1. Negli Stati Uniti dal 15 giugno scorso è stato introdotto un emendamento alla legge sulle urgenze pubbliche, il Prep Act che protegge le aziende da cause legali o dalle richieste di risarcimento danni e autorizza il ministero della Sanità a indennizzare chi abbia avuto danni dal vaccino attraverso un fondo speciale.