ROMA, 13 DIC – La spesa pensionistica complessiva dell'Inps, comprensiva delle indennita' di accompagnamento agli invalidi civili, è passata da 186,1 milioni di euro nel 2009 a 191,2 milioni di euro nel 2010 con un aumento di 5 miliardi (+2,7%). Lo si legge nel bilancio sociale dell'Inps presentato oggi. L'aumento e' localizzato sostanzialmente nella spesa previdenziale, mentre quasi uguale a quella del 2009 e' risultata quella assistenziale.
Le pensioni previdenziali in pagamento alla fine del 2010 erano 9,4 milioni assegni di vecchiaia, anzianità e prepensionamenti, 3,8 milioni ai superstiti e 1,5 milioni di trattamenti di invalidità. L'importo medio di tutte le pensioni di vecchiaia in essere e' di 609 euro, mentre quelle di anzianita' valgono in media 1.473 euro al mese. La differenza – si legge nel bilancio sociale Inps – ''e' spiegata dal fatto che le pensioni di vecchiaia hanno un'anzianità contributiva molto piu' bassa di quella delle pensioni di anzianita' che sono godute con un minimo di 35 anni di contribuzione''. Le pensioni di anzianità sono pagate per l'81% a uomini mentre quelle di vecchiaia hanno un rapporto ribaltato con il 66% pagato alle donne. L'Inps evidenzia ''una profonda differenziazione di genere nella condizione previdenziale. Infatti, mentre il valore medio di una pensione di anzianita' maschile è di 1.552 euro mensili, per le donne sfiora i 1.130 euro''. Le donne sono grande maggioranza, nelle pensioni di vecchiaia ma percepiscono di media 547 euro mensili contro i 749 dei maschi a causa di percorsi lavorativi e contributivi piu' brevi o meno retribuiti.
