ROMA – Ma cosa sta succedendo al sito dell’INPS? Quello che era prevedibile: il caos.
Da qualche ora il sito dell’INPS, come ovvio, รจ stato preso d’assalto da chi deve fare richiesta per il bonus da 600 euro, da chi deve chiedere il bonus per il congedo parentale e da chi deve chiedere il bonus baby sitter. Il risultato? Il sito รจ andato piรน o meno in tilt.
Il sito cosรฌ, quando va bene, non รจ raggiungibile e invece, quando va male, mostra nomi e dati random, cioรจ a caso, al visitatore.
Come a caso? Esatto: totalmente a caso. Tanti i casi segnalati sui social.
Nella bacheca di chi entra, spiegano in tanti, vengono mostrati a caso dei nomi, dei dati, dei codici fiscali. Il tutto, ovviamente, senza alcuna logica.
Il sito, insomma, รจ andato in tilt e sta mostrando i dati delle persone ad altre persone. Sarebbe inutile e noioso fare l’elenco delle proteste sui social.
Per esempio, spiega con ironia un utente, “dopo il login con le mie credenziali posso vedere i dati di una ventina di persone. Se qualcuno vede i miei puรฒ fare la richiesta del bonus al posto mio e avvisarmi? Grazie”.
Al momento tra i nomi piรน gettonati nel mare caotico di dati buttati alla rinfusa sulle bacheche degli utenti c’รจ quello del povero Luciano Vangone. Luciano Vangone che, evidentemente, รจ comparso sulla bacheca di molti.
All’Inps sono giunte 100 domande al secondo, prova a spiegare il premier Giuseppe Conte, con 300 mila richieste ad oggi, e questo ha creato qualche problema. Il premier ha inoltre parlato anche di un hackeraggio del sistema.
Ma รจ possibile, anno di grazia 2020, ritrovarsi in una situazione del genere? Ma รจ possibile che nessuno abbia previsto un assalto al sito?
E la privacy? Le domande, come ovvio, resteranno a volteggiare nell’aria, senza risposta, per chissร quanto tempo.
Fonte: Inps, Twitter, Adnkronos, Ansa.