Un anno di scuola all’estero? Un prof su tre dice no

Un anno per studiare all’estero, con nuovi compagni di classe, una nuova lingua e anche un nuovo Paese da conoscere. Intercultura lo scambio di studenti lo fa da anni mandando all’estero i nostri giovani connazionali, ma a quanto pare la scuola italiana resta ancora piuttosto perplessa di fronte al progetto.

Un professore su tre tende a frenare l’iniziativa dei ragazzi, dicendo che un anno all’estero lascerebbe i ragazzi troppo indietro col programma. Col rischio di tornare in Italia dopo 12 mesi con valanghe di compiti per recuperare.

I dati, numeri alla mano, li fornisce l’Osservatorio sull’internazionalizzazione delle scuole, promosso dalla Fondazione Intercultura e dalla Fondazione Telecom Italia, che sarà presentato martedì mattina a Milano. L’anno scorso l’indice medio nazionale aveva raggiunto quota 37. Adesso siamo a 40. Un passo in avanti, ma è ancora pochino.

Le regioni più internazionali? Lombardia e Marche (indice 43), più indietro c’è per esempio la Puglia (36) e il liceo scientifico batte il classico. Ma resta ancora molto da fare se oggi un professore su tre cerca di dissuadere i ragazzi.

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Elisa D'Alto