«Anche se il sito web ha sede in Norvegia, la lista è pubblicata in Italiano e pertanto la violazione è evidente – dice Staro, secondo cui c’è un vero e proprio boom di siti antisemiti. Da parte nostra stiamo verificando se questo illecito è tale anche nel paese che lo ospita. Se queste due condizioni si verificano c’è la possibilità di rimuovere le liste».
«Lavorando su Internet e quindi su crimini che possono essere compiuti in rete con l’aiuto della tecnologia, dobbiamo porci il problema della giurisdizione».
Il problema, secondo Staro, riguarda anche i siti neonazisti. «L’azione di gruppi neonazisti su internet è particolarmente forte sui più giovani, particolarmente vulnerabili e non necessariamente dotati di un filtro di conoscenza storica per filtrare un certo tipo di informazioni. Per questo è necessario intervenire e arginare il fenomeno»