Una battuta di troppo, sebbene rivolta a un conoscente, è costata cara a un operaio di un piccolo paese in provincia di Sassari. Minacciato, poi spinto, poi quasi investito dalla macchina del suo aggressore, e alla fine ridotto sul letto dell’ospedale con una serie ben assestata di colpi di bastone e di un tira pugni di ferro.
E’ successo a Valledoria, una chiesa e poche case a quaranta chilometri a nord di Cagliari, vicina al mare ma poco frequentata dai turisti “continentali”. Ai carabinieri del Comando provinciale di Sassari, titolari dell’indagine sull’aggressione, la storia l’hanno raccontata gli habituè del bar del paese. Tutto comincia venerdì sera, tra un caffé e una birra. Francesco Fadda, 35 anni, rappresentante di quadri di Sassari, chiacchiera nel locale con amici e conoscenti. Tra questi la vittima, Andrea Morittu. Il ventiduenne operaio di Valledoria si lascia forse trasportare dall’alcool e dall’allegria. Una piccola presa in giro, una provocazione al momento sbagliato e si arriva in breve al litigio. Fadda si infervora, perde il controllo, cerca lo scontro fisico. I presenti lo dividono da Morittu, ma lui non si placa. Sale in macchina e, partendo, cerca di investire il giovane.
Sembra finita, ma Fadda cova la vendetta. Torna a Valledoria il giorno dopo e aspetta Morittu davanti casa. Lo sorprende sulla porta e lo atterra a furia di pugni e bastonate; poi scappa. Il giovane operaio viene soccorso da alcuni conoscenti e portato al Santissima Annunziata, ospedale civile di Sassari, dove viene ricoverato con venti giorni di prognosi.
Il sostituto procuratore Gianni Caria ha chiesto al giudice delle indagini preliminari un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Fadda. L’accusa è di lesioni aggravate e porto ingiustificato di arma.
*Scuola di Giornalismo Luiss