Ior, le operazioni sospette e una misteriosa riunione tra i vertici delle banche

Ettore Gotti Tedeschi

Le indagini della Procura di Roma sui depositi presso il Credito Artigiano intestati allo Ior si concentrano ora su tre operazioni di accredito, due conti correnti estinti e un elenco di soggetti che hanno incassato assegni o ricevuto bonifici. Lo ricostruisce stamattina, 23 settembre, Fiorenza Sarzanini sul Corriere della Sera.

Il presidente dell’Istituto, Ettore Gotti Tedeschi, e il direttore generale Paolo Cipriani  sono ora accusati di violazione delle norme antiricilaggio, perché avrebbero tentato, secondo l’accusa, di movimentare del denaro verso altri conti (20 milioni verso la JP Morgan di Francoforte, e altri 3 milioni su un conto romano della Banca del Fucino), senza comunicare, in qualità di Banca extracomunitaria, i dati dei propri clienti.

Dalle indagini emerge anche che il 23 aprile scorso ci fu “un incontro tra i vertici dello Ior e del Credito Artigiano i cui esiti però non sono noti” e di cui sarà adesso chiesto conto ai due indagati.

Secondo i pubblici ministeri, che hanno chiesto e ottenuto dal giudice il sequestro di 23 milioni di euro, “la condotta dell’esecutore di un’operazione che omette di comunicare la generalità dei soggetti per conto dei quali eventualmente esegue l’operazione stessa o non fornisce informazioni sullo scopo e sulla natura prevista dal rapporto continuativo integra gli estremi di reato previsti dal decreto 231 del 2007, appunto quello sulle norme antiriciclaggio, dunque non può che concludersi, esclusa evidentemente ogni indagine ulteriore volta a verificare la natura e gli scopi delle operazioni di trasferimento di fondi, che allo stato nei fatti di cui si tratta si ravvisano le fattispecie di reato delineate”.

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Elisa D'Alto