MILANO – Gli italiani godono di buona salute, ne sono consapevoli e hanno spesso un atteggiamento mentale 'positivo', anche se uno su dieci preferirebbe essere piu' bello piuttosto che stare bene. E' uno dei risultati ricavati dal primo Osservatorio Salute, un'indagine Ispo realizzata per AstraZeneca presentata oggi a Milano.
Secondo l'indagine, gli italiani in generale stanno bene (80%) e sono molto attenti al benessere e alla prevenzione, con un picco nella popolazione tra i 35 e i 44 anni (31%). Le donne sono piu' informate degli uomini, e la consapevolezza della prevenzione aumenta al crescere del titolo di studio. Il 30% ha come unico riferimento la scienza e la medicina; il 13% e' piu' 'aperto', e fa ricorso sia alle pratiche tradizionali che a quelle piu' moderne. Un 7% adotta invece ''un approccio a tutto tondo – dice l'indagine – che integra attivita' motoria, alimentazione sana, cure mediche tradizionali e alternative a seconda della problematica''. C'e' pero' anche ''un 27% di indifferenti, che non si interessano alla salute se non in caso di malattia'', a cui si aggiunge una minoranza (7%) attratta da pratiche come yoga e omeopatia.
L'indagine si e' anche concentrata sul legame tra mente e salute, e su come il pensiero positivo possa modificare il benessere. ''Lo stress e' oggi una componente che ha un forte impatto sulla vita di tutti – spiega l'Osservatorio Salute – ma pensare positivo e' fondamentale per 7 italiani su 10. A farlo sono soprattutto giovani, laureati e con un livello di vita percepito superiore alla media, grazie soprattutto alle relazioni interpersonali (76%). Un italiano su 4 e' attento alle esigenze del proprio corpo e lo cura con impegno, anche se un 10% e' addirittura disposto a sacrificare la salute per la bellezza esteriore''. L'Osservatorio, concludono i suoi responsabili, vuole essere ''uno strumento che analizza la trasversalita' della salute con una prospettiva ampia e di lungo periodo, mentre l'Indice di Attenzione verso la Salute (Ias) permette di individuare periodicamente le variazioni nei comportamenti''. Nei prossimi mesi l'indagine si concentrera' anche sulla salute come fenomeno di integrazione (dedicato alla popolazione dei migranti), sui giovani e i nuovi media, su sport e attivita' fisica e infine sulla donna come ''moltiplicatrice di cultura per se' e per la famiglia''.
