Affaire Karachi, arrestato l’ex ministro dell’Ump Donnedieu de Vabres

PARIGI –  L ‘affaire Karachi fa un’altra vittima eccellente: l’ex ministro della Cultura, Renaud Donnedieu de Vabres, è stato infatti messo in custodia cautelare nell’ambito dell’inchiesta su una presunta corruzione a margine dei contratti sulla vendita di sottomarini al Pakistan e  in occasione delle elezioni presidenziali del 1995.

Vebres, dell’Ump (il partito del presidente Nicolas Sarkozy) non è solo ex ministro della Cultura, carica che ricoprì dal 2004 al 2007, ma è anche l’ex consigliere dell’ex ministro alla Difesa, François Léotard, tra il 1993 e il 1995.

Interrogato come testimone già nel novembre 2010, Donnedieu de Vabres ha sempre negato l’esistenza di un legame tra la vendita di sottomarini al Pakistan e il finanziamento della campagna elettorale di Edouard Balladur, nel 1995.

Seconod l’accusa, nel 1994 e nel 1995 l’allora premier Édouard Balladur, il suo ministro delle Finanze e portavoce Nicolas Sarkozy, il direttore di campagna elettorale Nicolas Bazire, il ministro della Difesa François Léotard e il suo consigliere Donnedieu de Vabres avrebbero fatto versare ingenti commissioni ad alcuni intermediari per la vendita di sottomarini francesi all’Arabia Saudita e al Pakistan, con la garanzia di ricevere subito indietro una parte del denaro per finanziare in nero la campagna presidenziale di Balladur, dato per sfavorito rispetto a Jacques Chirac.

All’epoca in Francia le commissioni sulla vendita di armi erano illegali, ma non le retrocommissioni, cioè quelle chieste da Vabres e gli altri. La decisione di non pagare più le retrocommissioni presa da Chirac (che sospettava avessero finanziato la campagna presidenziale dell’ex avversario) causò, nel 2002, l’attentato all’hotel Sheraton a Karachi in cui morirono due guardie pachistane e undici tecnici francesi della Dcn, la direzione delle costruzioni navali, che erano sull’autobus che li avrebbe portati al cantiere dei sottomarini venduti dalla Francia al Pakistan.

 

 

 

Published by
Maria Elena Perrero