Katherine Price non potrà più usare il cognome Mondadori

Leonardo Mondadori

Katherine Price seconda moglie divorziata da Leonardo Mondadori non potrà più usare in pubblico il cognome dell’ex marito. A meno che non ricorra l’interesse dei figli avuti dall’editore, scomparso nel 2002, per salvaguardare l’unità famigliare.

Lo ha stabilito con una sentenza il giudice civile del tribunale di Milano, Filippo D’Aquino, che ha dichiarato «l’illiceità dell’uso del cognome Mondadori da parte di Katherine Jaques Price» e ha accolto in modo «parziale» le richieste avanzate da Martina e Cristina Mondadori, figlia e zia di Leonardo, nella causa intentata nell’ottobre 2007 per ottenere la tutela del cognome ed evitare un suo presunto «indebito» utilizzo.

Il giudice ha anche ordinato alla signora Price «di rimuovere dal sito internet www.kpmdubai.com», relativo alla pubblicizzazione della Kpm Tower, un grattacielo a Dubai di cui la donna aveva curato gli arredi, «la parola Mondadori in calce al marchio Kpm».

Secondo la sentenza con cui è stata respinta la richiesta di un risarcimento danni per una cifra complessiva di 5 milioni di euro avanzata da Martina e Cristina Mondadori, la Price ha fatto un uso «pregiudizievole» del cognome dell’ex marito «nelle relazioni sociali» e nel sito internet aperto in relazione alle iniziative immobiliari a Dubai.

Secondo il giudice esiste un «pregiudizio, quanto meno potenziale», per Martina e Cristina Mondadori, dovuto all’uso del loro cognome da parte della Price (aveva divorziato dall’editore nel ’94). Ciò in quanto «sussiste il pericolo di confusione, individuale e familiare» tra le prime e la seconda, «tenuto conto dell’ambiente, del luogo, dell’attività (…) e delle modalità con cui viene attuato l’uso del cognome Mondadori».

Nella sentenza si legge, tra l’altro, che è «indubbio che l’uso amplissimo e non riservato» fatto da Katherine Price «presso la stampa, soprattutto mondana (…) e via internet» del cognome dell’ex marito «sia idoneo a creare confusione» tra Martina e Cristina e la signora Price, all’interno non solo della borghesia milanese ma in tutta Italia (data la «forza evocativa» del cognome), rischio che esiste anche in relazione a «una tutela dei discendenti di Arnoldo Mondadori».

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luiss_vcontursi