ROMA – Nel giorno del ritrovamento a Boccea del cadavere di Mohammed Nasiri, uno dei killer ricercati per il duplice omicidio, nella zona Pigneto-Torpignattara non si parla d’altro. Ma la comunità cinese è sigillata nel silenzio. “È arrivata prima la mafia cinese…”, commenta amaro un abitante del quartiere di Roma dove due settimane fa è stato ucciso in una rapina un cittadino cinese, Zhou Zheng, insieme alla sua bambina di appena nove mesi, Joy. Lui, come tanti altri, sostengono questa tesi ma parlano rigorosamente in maniera anonima.
Casa Zheng non è vuota. Probabilmente Li Yan, la mamma di Joy, è tornata ma è ancora chiusa in un disperato silenzio. Una catechista della zona, riferisce di averla vista qualche giorno fa: “E’ tornata dall’ospedale ma sta malissimo – afferma – dicono che sia sotto sedativi. Con altri catechisti volevano andarla a trovare ma è meglio attendere ancora un po’. L’ho vista buttarsi ancora di fronte alla porta di casa in preda alla disperazione”. Il bar all’angolo tra via Casilina e via Antonio Tempesta, gestito dalla famiglia, questo pomeriggio era aperto. All’interno alcuni ragazzi cinesi, forse parenti, chiusi anche loro nel silenzio. Solo uno di loro commenta arrabbiato il ritrovamento del cadavere: “Per me questo non ha nessun significato, non c’è nulla che ci possa interessare, poi chiude le saracinesche”.
Poco più avanti, all’altro bar che fa angolo con via Alò Giovannoli, tanti italiani commentano l’episodio. “Se l’hanno trovato impiccato è stata la mafia cinese – dice uno -. Io non dico il mio nome perché sto in questa strada da tanti anni e ho tre belle nipoti che mi voglio godere fino alla fine”. “Secondo me è stato un delitto su commissione”, sostiene un altro. Secondo Glauco, l’unico disposto a presentarsi, “è stato un atto disperato di un uomo braccato”. Qualcun altro mormora: “E’ meglio che l’hanno trovato morto, un assassino in meno”.
Da parte della comunità cinese, arrivano pochi commenti. “E’ una storia troppo brutta…”, si limita a dire una commessa di un piccolo negozio di abbigliamento in via Casilina. “E’ meglio”, commenta un altro cinese della zona alla notizia del ritrovamento. “Non voglio dire nulla”, dice un terzo a passeggio per Torpignattara. Per il resto a parlare sono i loro sguardi vuoti ancora sconcertati. .