ROMA – La Corte di Appello di Roma ha sospeso il risarcimento di 25.000 euro che Giuseppe Caldarola e Antonio Polito avrebbero dovuto pagare al vignettista Vauro.
Il motivo della richiesta di risarcimento era stato un articolo comparso sul Riformista in cui si criticava una vignetta di Vauro che ritraeva l'onorevole Fiamma Nirenstein in modo tale da suscitare polemiche e riprovazione nella comunità ebraica.
Nel gennaio scorso, il Tribunale di Roma aveva condannato gli imputati per un'ipotesi di diffamazione.
L'ordinanza emessa ora dalla Corte ha accolto le richieste della difesa, che aveva rilevato come la provvisoria esecutività non fosse sostenuta da adeguata motivazione.
''Esprimo compiacimento per la decisione della Corte d'Appello e gratitudine per le Comunità ebraiche italiane che si erano offerte di sostenere il peso di questa decisione che oggi la Corte ha in parte corretto'', ha dichiarato Giuseppe Caldarola, autore dell'articolo.
''Viva soddisfazione'' dal difensore degli imputati, l'avvocato Fabio Viglione: ''L'ordinanza della Corte d'Appello ha accolto la nostra istanza, ed ora attendiamo con serenità la trattazione del merito, convinti che l'articolo debba inquadrarsi in un corretto esercizio del diritto di critica''.
