
NAPOLI – Il conte Dracula aveva una figlia che รจ vissuta a Napoli. L’esclusiva rivelazione arriva da uno dei quotidiani piรน famosi in Italia, il Mattino di Napoliย che racconta questa incredibile vicenda.
โLa figlia del conte Dracula avrebbe trascorso la sua giovinezza a Napoli accolta e adottata, nel 1479, da Ferdinando DโAragona: lo dimostrerebbe uno studio effettuato dal ricercatore lucano Raffaello Glinni che ha lavorato in collaborazione con lโuniversitร di Tallin. La ricerca รจ partita da una cronaca antica di Napoli nella quale si racconta dellโarrivo in cittร di una giovane principessa slava, Maria Balsa, messa in salvo dalla persecuzione dei turchiโ.
Questa principessa, di cui non si sapeva nรฉ la vera origine, nรฉ perchรฉ era capitata a Napoli, divenuta grande sposรฒ Giacomo Alfonso Ferrillo, fondendo il suo stemma nobiliare con quello della famiglia del marito, e lรฌ si iniziรฒ a intuire la veritร .ย Lo stemma era quello del drago, simbolo di Vlad III Basrad, passato alla storia come Dracula.
Questo stemma รจ molto particolare, come spiega anche Adriana D’Agostino:
โA quel tempo tra la serbia e la Romania , lโunico che possedeva nel blasone simbolo il Drago รจ il celebre Vlad III Basarad o Balsarad. Non solo. Nel blasone della Balsa, oltre al Drago, compare la Stella: anche questa immagine rimanderebbe a Dracula, divenuto despota proprio lโanno del passaggio della cometa di Halley.
Sempre sul drago รจ importante dire che Vlad II, padre del noto impalatore, era stato il co-fondatore, nel 1408, insieme a Sigismondo di Lussemburgo , al padre di Alfonso di Aragona ed a Scandeberg dโAlbania, di un Ordine detto del Drago, una alleanza di reciproco soccorso per contrastare lโ invasione dei Turchi.
Il nome Balsa deriverebbe quindi o da Balcana ( despota dei Balcani) contratto in Balsa, o da Basaradโ.
Ecco perchรฉ l’anonimato, come chiude il sito del Mattino:
โPer difendersi dallโonta di un nome impronunciabile, la donna ha sempre tenuto il segreto ma, in vecchiaia, avrebbe deciso di rendere palese la sua parentela con Dracula. Trasferitasi in Lucania al seguito del marito, fece realizzare, nella cattedrale di Acerenza, una serie di opere dโarte in cui viene raffigurata la sua storia: un affresco mostra Maria, in veste di santa, che schiaccia un drago che ha nel volto le fattezze del terribile padre. Per rendere piรน chiaro il segnale, Maria Balsa fece eseguire una raffigurazione di Dracula nella stessa cappellaโ.
