Il titolare precisa: «La famiglia, due adulti un ragazzo e una bambina, hanno chiesto una zona riservata del ristorante; hanno preso tre bicchieri di vino bianco, due acque minerali, due antipasti con aggiunta di cose extra al menu, un’aragosta e un branzino, forse sta proprio qui il motivo del conto a giudizio del cliente, molto alto. Sono cinque anni che operiamo ottenendo dei grossi risultati, quest’anno poi siamo andati incontro a una bellissima stagione con clienti anche da Porto Cervo, come Naomi Campbell, Valeria Marini, Adriano e Ronaldo. E pagano tutti uguali per questo tipo di menu».
Il “piatto forte” del ristorante sono gli spaghetti all’aragosta che costano 366 euro. Spiega ancora il gestore: «L’aragosta pesa un chilo e duecento grammi. Noi usiamo solo aragoste di Isola Rossa, Castelsardo o Alghero, mica le cubane. Costa a noi intorno ai 120 euro, in agosto può arrivare anche a 160. Sul menù la proponiamo a 280 euro al chilo. L’aragosta – conclude il ristoratore – la sceglie il cliente. Il direttore di sala e il pescatore vanno al tavolo con il cesto dei crostacei e quello del pesce. Noi cuciniamo ciò che sceglie il cliente. Ciò che conta non è lo spaghetto. Ma l’aragosta. Per un totale di 856 euro, con sei euro di sconto, non credo che il prezzo sia eccessivo».
E sulla vicenda è intervenuta anche la Guardia di Finanza, che dopo aver eseguito i controlli, non ha riscontrato nulla di anomalo.