Andare in giro con tutti i documenti e persino il curriculum vitae in una busta di plastica è pericoloso, soprattutto se si fa il ladro. Se ne è reso conto un nigeriano che si era intrufolato in un’abitazione di Quinto, nel levante genovese, per rubare.
L’uomo è stato facilmente arrestato dalla polizia e il gip Adriana Petri ha convalidato la custodia cautelare in carcere. L’episodio è avvenuto due giorni fa quando l’uomo, passando dal giardino, è entrato nell’abitazione di una coppia di coniugi. La padrona di casa, però, ha sentito un rumore sospetto e si è diretta in camera dove ha sorpreso lo sconosciuto intento ad aprire i cassetti.
Pensando che avesse già preso qualche oggetto la donna gli ha strappato di mano il sacchetto di plastica che aveva in mano. L’uomo ha reagito spingendola ed è fuggito ma si è imbattuto nella figlia della coppia che stava entrando e le ha sferrato un pugno alla schiena facendola cadere e provocandole una lesione giudicata guaribile in 7 giorni.
Infine ha spintonato anche il padrone di casa che era intervenuto ed è fuggito. Nel frattempo però la coppia si è accorta che nella busta di plastica non c’erano oggetti rubati ma i documenti con l’identità dell’uomo e con l’indirizzo del domicilio.
Gli uomini della Squadra Mobile si sono recati in quell’abitazione e lo hanno arrestato mentre cercava di fuggire dalla finestra del bagno. Due ore dopo il tentativo di furto nella stazione dei carabinieri di Marassi era giunta una denuncia di smarrimento dei documenti di identita’ del nigeriano. L’uomo ha precedenti per furto in abitazioni.