Lady Mastella scrive a Napolitano: “Io in esilio come Craxi”

Sandra Lonardo Mastella, presidente del Consiglio Regionale della Campania destinataria di un divieto di dimora in regione per la vicenda Arpac, ha deciso di difendersi scrivendo una lettera al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: «Sto per inviare una lettera al Capo dello Stato per fare appello a lui sulla mia vicenda perché intervenga, laddove è possibile e per far in modo che si ponga fine a questa prigionia».

Sandra Lonardo Mastella ha annunciato la lettera durante un’intervista a Klaus Davi per il programma tv “Klaus condicio”. «La mia – dice la Lonardo – è una prigionia, una limitazione della libertà in un Paese dove l’ordinamento parla di presunzione d’innocenza fino al terzo grado di giudizio. Io sono stata, invece, già condannata».

«La misura restrittiva nei miei confronti – continua lady Mastella – è da ventennio fascista per allontanare i dissidenti. Io e Craxi abbiamo storie diverse ma siamo stati mandati entrambi in esilio». La Lonardo, nel corso dell’intervista, assicura di non aver mai pensato al suicidio ma di aver comunque «vissuto momenti di forte sconforto: ho visto il buio nero specialmente all’inizio di questa vicenda giudiziaria».

Nonostante il grande disagio personale, sottolinea di essere «una persona che perdona e quindi mi piacerebbe provare a salutare Luigi De Magistris e vedere come si pone» perché – spiega – le sue indagini «sono una finzione, specialmente quelle su mio marito». Dicendo di credere che il magistrato «sia entrato in politica utilizzando tutto quello che ha fatto sulla pelle degli altri» guarda infine anche al leader dell’Idv, Antonio Di Pietro spiegando che da lui «mi aspetto di tutto» perché «ha fatto tante cose: quante famiglie hanno pianto, quante persone si sono tolte la vita?».

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Alessandro Avico