PALERMO, 23 SET – Poliziotti, alcuni dei quali a terra e altri sulle navi, agenti della Digos che pattugliano la zona, hanno blindato il molo Santa Lucia, nella zona ovest del porto di Palermo. Senza autorizzazione, nessuno può avvicinarsi alle navi che hanno trasportato da Lampedusa oltre 650 tunisini.
Il molo è stato recintato e le navi si possono osservare solo a distanza di sicurezza. I migranti dovranno essere rimpatriati con aerei militari. I circa 500 poliziotti impegnati nell’operazione sono coordinati anche dal dirigente Manfredi Borsellino, figlio del giudice Paolo e vicequestore nel commissariato di Cefalù.
In mattinata, nel porto di Palermo, è arrivata anche la ‘Moby Vincent’ (dal nome dell’armatore napoletano Vincenzo Onorato), la terza nave che affiancheràè la consorella ‘Moby Fantasy’ e l’Audacia, della compagnia Grimaldi. Le altre due imbarcazioni si trovavano già ancorate a Palermo dal 22 settembre: sulla nave della Grimaldi ci sono 150 migranti, sulla ‘Moby Fantasy’ ce ne sarebbero invece ”molti di più”, ha detto il comandante dell’Audacia, Salvatore Morello.
I tunisini verranno trasferiti con bus dell’Amat (due dei quali sono già entrati nell’area vietata al transito) e della polizia di Stato, nell’aeroporto Falcone-Borsellino di Palermo, da dove partiranno con aerei militari C130. ”Stanno tutti bene – spiega il comandante dell’Audacia, Morello – hanno avuto un trattamento assolutamente adeguato, umano e civile. Sono stati rifocillati sia a pranzo che a cena, stamattina hanno fatto colazione e hanno potuto usufruire delle docce. I tunisini a bordo della nostra nave sono tutti maschi e maggiorenni, non so com’e’ la situazione sulle altre navi, né posso dire quando verranno trasferiti, non è di nostra competenza”.