ANCONA – La Direzione distrettuale antimafia di Ancona ha aperto un fascicolo di indagine sulla lettera siglata ‘Br’ recapitata il 24 maggio alla sede ANSA di Ancona, in cui la sedicente Brigata ‘Gino Liverani ‘Diego’ si dissocia dall’attentato alla scuola di Brindisi e annuncia la ”ripresa della lotta” contro ”padroni, classi dirigenti, banchieri e prostitute di Stato”. Si ipotizza il reato associativo con l’aggravante delle finalita’ eversive. La missiva, acquisita dalla Digos, e’ al vaglio degli investigatori. ”Sono in corso accertamenti” si e’ limitata a confermare il procuratore distrettuale Elisabetta Melotti, che ha parlato di un atto ”dovuto” e funzionale a compiere verifiche sul plico.
L’intelligence nutre dubbi sull’attendibilita’ della missiva, ma in queste ore sono in corso una serie di verifiche tecniche per raccogliere quanti piu’ elementi possibili sulla struttura del linguaggio con cui e’ stata elaborata, su eventuali ‘copia e incolla’ di frasi tratte da documenti vecchi e nuovi di gruppi eversivi. Si cerca di capire anche se a vergare le righe in stampatello, con un pennarello, verosimilmente a mano libera e non con un normografo, siano state una o piu’ persone. Non aiuta gli agenti della Polizia scientifica la circostanza che la missiva sia stata spedita in fotocopia, una precauzione che fa pensare ad un mittente non proprio sprovveduto, attento a non lasciare impronte e a schermare il tipo di inchiostro usato.
Bisognera’ poi attendere almeno una settimana per capire se la lettera sia un ‘unicum’, o se ne sono state inviate altre identiche: nel primo caso il messaggio potrebbe acquisire maggior peso di quanto non ne rivesta finora. Quanto all’inedita Brigata Gino Liverani ‘Diego’ (nome di battaglia del brigatista del Comitato marchigiano delle Br, che sarebbe morto latitante in Nicaragua nel 1985), gli investigatori non sembrano attribuire particolare importanza al fatto che il soprannome del terrorista non fosse noto ai piu’: ‘Diego’ Liverani compare infatti in vari siti internet. La Dda ha aperto un fascicolo di indagine separato sulla lettera con la stella a cinque punte sulla busta indirizzata al ‘Direttore Banca Marche-Ancona’, bloccata ieri nel centro di smistamento postale del capoluogo, sicuramente spedita da un mitomane.