Dall’India all’Italia per 8 mila euro e il lavoro non è nemmeno assicurato. Così migliaia di migranti si mettono in viaggio vero i campi della zona pontina, vicino Latina, ma la prefettura ha deciso di lanciare un allarme: niente impiego, paghe misere e traffico di esseri umani in agguato.
Chi volesse imbarcarsi nell’impresa adesso è invitato a desistere e rimanere nel proprio Paese tramite avvisi alla radio e in tv nel Punjab.
I volontari che si occupano di immigrazione hanno lanciato una campagna vera e propria contro l’idea dell’Italia come Eldorado: «In questo momento ci sono molti disoccupati – riferisce Gugliemo Bove dalla sala operativa – e i più fortunati riescono a lavorare quattro ore al giorno con una grande diminuzione del salario orario per i braccianti in campagna. Fino a qualche mese fa era fermo intorno ai 3 euro l’ora. Ora siamo a 2 e 70, ma si scenderà senza dubbio. Gli angeli custodi indiani che si occupano di questi problemi – prosegue – sostengono che l’area del profitto si sta spostando velocemente dal lavoro a quella del viaggio degli immigrati. In sostanza il business vero sta diventando quello dei trafficanti di uomini che hanno come terminale Latina. E lo dimostra l’incremento delle presenze, ad oggi intorno alle 8mila, concentrate nelle campagne intorno a Sabaudia, tra Latina e Terracina».