OMA, 20 AGO – Sara' un autunno nero per l'occupazione: anche se l'emorragia dei posti di lavoro registra un rallentamento, il saldo a fine 2011 per le imprese con almeno un dipendente (circa 1,5 milioni) mostra ancora il segno meno: 88mila i posti in uscita – dice Unioncamere – pari a un calo dell'occupazione dipendente dello 0,7%. Piu' a rischio il lavoro nelle piccole e medie imprese e, a livello geografico, e' il Sud a mostrare un deciso affanno. Nel 2010 il saldo negativo era stato di 178mila unita', -1,5%. Peggio ancora era andata nel 2009, anno clou della crisi: 213.000 i posti bruciati, pari a -1,9%.