MILANO – Le Iene hanno mandato in onda un servizio, domenica 28 aprile, sulle slot machines e la dipendenza degli italiani. L’inviata Nadia Toffa ha analizzato il fenomeno per motivare la dipendenza e venire a capo di chi guadagna da questo giro economico.
“Il giocatore abituale arriva anche a spendere 700 euro a settimana, quello meno accanito anche 200-300 euro” spiega una lavoratrice di una sala slot alla Toffa. L’inviata è finita all’interno di questi posti, le sale slot, che sono aumentate in modo preoccupante nelle grandi e piccole città.
L’accoglienza è studiata al dettaglio e per tenere il giocatore attaccato alla macchina da gioco, arrivano cocktail in omaggio, è permesso fumare all’interno di alcune sale e la musica fa da sfondo in modo ipnotico. La luce all’interno è sempre la stessa, giorno o notte che sia.
Nadia Toffa infila 50 euro nella macchinetta e nota il credito scendere velocemente. A sentire la testimonianza di alcuni giocatori, si scopre che ci sono persone che ogni volta che giocano, spendono fino a 900 euro e senza mai vincere. “Le persone si giocano i soldi dell’affitto e della pensione: è come una droga. Nel 2009 sono state legalizzate” spiega Nadia Toffa e fa un giro a Milano per capire fino a che punto arriva la presenza.
In poco più di un km ci sono sette sala giochi. “Il gioco d’azzardo è la terza impresa italiana e ha un giro d’affari di 100 miliardi l’anno. L’Italia è il terzo paese del mondo per volume di gioco e il primo per spesa pro capite: 1.450 euro l’anno”.
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