LECCE – Oltre 29 quintali di corrispondenza non consegnata, in procinto di essere distrutta in un centro di raccolta della carta del Salento, sono stati sequestrati dalla guardia di finanza che ha denunciato cinque funzionari di Poste italiane alla magistratura con l'accusa di violazione, sottrazione e soppressione di corrispondenza, abuso d'ufficio e appropriazione indebita.
Le indagini, a quanto si e' appreso, sono solo all'inizio e tenderanno a ricostruire eventuali altre responsabilita', a partire dagli impiegati che avrebbero dovuto materialmente consegnare la corrispondenza e non lo hanno fatto.
I controlli sul tipo di posta sequestrata non sono stati ultimati. Sinora e' stato accertato che circa tre quintali e' costituito in prevalenza da corrispondenza prioritaria e ordinaria e da raccomandate destinate al macero senza che fossero state esperite le procedure previste, cioe' il tentativo di consegna ai destinatari a cui segue la compilazione di uno specifico modello – denominato 24B – attestante le motivazioni del mancato recapito.
Le Fiamme gialle precisano che all'attivita' investigativa collabora personale delle Poste.
