REGGIO CALABRIA – La Dia di Reggio Calabria, coadiuvata da personale dei Centri Dia di Padova, Milano e Genova, da personale della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Veneto, Lombardia e Liguria, diretto dalla Dda di Reggio Calabria, ha eseguito 14 perquisizioni e notificato 8 avvisi di garanzia a persone indagate per il reato di concorso in riciclaggio. Lo rende noto la stessa Direzione Investigativa Antimafia di Reggio.
L'operazione, alla quale hanno partecipato piu' di 60 unita', e' stata eseguita a Milano, Genova, Padova e nelle provincie di Venezia e Treviso, unitamente ad altre Forze di Polizia coordinate dalle Procure di Milano e Napoli per indagini in alcuni casi parallele a quella reggina.
Ad uno degli indagati e' stata contestata l'aggravante di cui all'art. 7 della legge 12 luglio 1991, n. 203, in quanto avrebbe ''posto in essere la propria condotta al fine di agevolare l'attivita' della ndrangheta''.
Le indagini, sottolineano i magistrati, sono state ''avviate nel 2011 nei confronti di soggetti prossimi a cosche reggine, responsabili, in passato, della commissione di innumerevoli delitti contro la persona ed il patrimonio, tra i quali quelli di riciclaggio e 'monetizzazione' di strumenti finanziari atipici di illecita provenienza'', ed hanno avuto ''una improvvisa accelerazione allorche' sono stati individuati anomali flussi finanziari relativi a commesse tra societa' private e pubbliche; costituzione di capitali all'estero finalizzati a pagamenti in nero; trasferimento di capitali all'estero (Tanzania e Cipro) per non meglio specificati investimenti''.
Gli accertamenti, ancora in corso, ruotano intorno alla figura di un personaggio ritenuto contiguo ad una cosca di 'ndrangheta e mirano ad accertare la natura dei rapporti intrattenuti da quest'ultimo con imprenditori, politici e lobbisti.