BOLOGNA – Ronda anti-rom della Lega all’ospedale Maggiore di Bologna. “Il Maggiore non è il cesso degli zingari”, avvertiva un comunicato stampa della Lega Nord di Bologna diramato martedì 12 febbraio. Si annunciava anche la ronda alle 6:30 di mercoledì mattina. Così è stato.
Scrive Rosario Di Raimondo su Repubblica che il blitz è iniziato, come annunciato, all’alba: per tre volte il gruppo di una ventina di militanti, tra cui i consiglieri Manes Bernardini (candidato al Senato) e Paola Francesca Scarano .
I militanti hanno controllato gli ingressi e i bagni, facendo uscire “gli ospiti indesiderati e irrispettosi”. Nei bagni i leghisti hanno trovato alcuni nomadi che si stavano lavando. Qualche dipendente dell’ospedale esprime solidarietà ai militanti: “Questo è un problema che esiste da sempre, mai risolto”.
Poco prima delle 8 di mattina il blitz finisce, il gruppo si scioglie. Su Facebook Bernardini annuncia la prossima mossa: “Abbiamo visto lo schifo che ogni giorno vivono gli ammalati, gli utenti e gli operatori sanitari. Ora andiamo dal Questore e denuncia al commissariato! E’ ora che chi ha delle responsabilità ne risponda”.