ROMA – Arriva in Commissione al Senato una norma che recepisce la direttiva Ue sulla vivisezione e sabato 16 è prevista una nuova mobilitazione per la chiusura dell’allevamento bresciano di Green Hill. Una settimana decisiva per gli animalisti che vede in prima linea, sul fronte opposto, uno schieramento trasversale: Rossana Boldi della Lega Nord, Francesca Maria Marinaro del Pd, Carlo Giovanardi e Maurizio Castro del Pdl.
L’articolo 14 prevede il divieto di allevamento a scopo di vivisezione, l’anestesia e analgesia degli animali durante la sperimentazione, il divieto di test ai fini di didattica universitaria e l’incentivazione di metodi di ricerca che non prevedano l’utilizzo di cavie. “Non è purtroppo all’ordine del giorno l’abolizione della vivisezione, ma noi ci battiamo perché almeno vi siano dei cambiamenti concreti in questa direzione”, ha affermato Gianluca Felicetti, presidente della Lega anti vivisezione. E in riferimento all’ultimo punto dell’articolo aggiunge: “È una scommessa sul futuro su cui il Paese deve puntare. La sperimentazione sugli animali è un metodo di ricerca anacronistico e sorpassato. Anche Paesi che la ammettono, come la Gran Bretagna, la Francia o gli Stati Uniti, danno lo stesso valore scientifico alle ricerche alternative”.
I senatori Boldi, Marinaro, Giovanardi e Castro ritengono che l’approvazione dell’articolo porterà a una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia, perché molto più restrittivo della direttiva europea. “È impossibile”, commenta Felicetti. “Se l’Unione Europea avesse voluto una legge uguale in tutti e 27 i Paesi avrebbe fatto ricorso a un regolamento. Nel 1992, poi, l’Italia ha già approvato una norma che si allineava alla vecchia direttiva comunitaria in maniera molto più limitante – facendo divieto di sperimentazione su cani e gatti randagi – senza incorrere in sanzioni”. E aggiunge: “Il Parlamento italiano in passato ha approvato leggi, come quella sulla caccia di piccoli uccelli, che hanno effettivamente causato procedimenti al nostro Paese. Non accettiamo nessuna lezione di europeismo”.
E intanto sabato ci si prepara a una manifestazione nazionale a Roma, per la chiusura di Green Hill, il contestato allevamento di beagles di Montichiari, in provincia di Brescia. L’appuntamento è alle ore 15 in piazza della Repubblica. Lo scorso 29 aprile, alcuni attivisti avevano liberato 20 beagle con un blitz all’allevamento, ma l’obiettivo resta la chiusura.