Ha trascorso la notte tra giovedì 18 e venerdì 19 marzo in ospedale a causa di un malore ma appena si è sentito meglio ha ripreso a digiunare. Protagonista dell’episodio è uno degli otto muratori egiziani al sesto giorno di sciopero della fame in un cantiere edile a Legnano, nel Milanese.
Gli operai hanno inscenato la protesta, insieme al loro datore di lavoro, dopo essere rimasti per mesi senza stipendio a causa del mancato pagamento delle spettanze da parte della società subappaltatrice.
Da quando è partito lo sciopero sono già due i muratori ricoverati per problemi causati dall’assenza di alimentazione, che si preparano a trascorrere un’altra notte nel cantiere assieme ai colleghi.
«Da qui non ci muoviamo – ha spiegato il titolare, Abdallah Hatem – fino a quando non riceverò i soldi con cui pagare i miei dipendenti. Il proprietario del cantiere e la ditta subappaltatrice continuano a scaricare le responsabilità l’uno sull’altro – ha concluso – e noi abbiamo le mani legate, perché non abbiamo i soldi per pagare un avvocato con cui intraprendere un’azione legale».