MILANO – La difesa di Lele Mora, il talent scout finito in carcere lo scorso 20 giugno con l'accusa di bancarotta fraudolenta aggravata perche' avrebbe distratto dalla LM Management, fallita piu' di un anno fa, quasi 8 milioni e mezzo di euro, ha presentato sabato scorso al gip Fabio Antezza una richiesta di arresti domiciliari.
Da quanto si e' saputo, gli avvocati Nicola Avanzi e Luca Giuliante nella loro istanza hanno chiesto al giudice la rivalutazione della adeguatezza e della proporzionalita' delle esigenze cautelari che, a loro avviso, possono anche essere tutelate con gli arresti domiciliari.
La Procura di Milano ha dato pero' parere negativo. Ora la decisione finale spetta al gip. Nell'ambito dell'inchiesta dei pm Eugenio Fusco e Massimiliano Carducci che ha portato piu' di un mese fa agli arresti Mora e' indagato per concorso in bancarotta anche il direttore del Tg4 Emilio Fede in relazione a un prestito da 2 milioni e 850mila euro arrivato all'agente dei vip da parte di Giuseppe Spinelli, manager di fiducia di Silvio Berlusconi.
Gli inquirenti ipotizzano che Fede, interrogato qualche giorno fa, abbia trattenuto per se' una parte di quella somma mentre erano in corso la procedure di fallimento della LM Management.