ANCONA, 24 MAG – ”Non sono certo gli studenti o i lavoratori i nostri obiettivi”. ”Nuove le idee, immutati gli obiettivi”. Questo il testo della lettera firmata ‘Brigate Rosse, Brigata Gino Liverani ‘Diego”’, recapitata per posta alla sede Ansa di Ancona. Sono in corso indagini sull’ attendibilita’ della missiva, impostata il 23 maggio ad Ancona.
La lettera e’ in fotocopia, riporta anche il logo della stella a cinque punte, e cita il nome di una presunta brigata intitolata alla memoria del brigatista della colonna marchigiana Tommaso Gino Liverani, morto a Managua, in Nicaragua, nel 1985. Il timbro delle Poste di Ancona indica la data del 23 maggio. ”Nonostante il subdolo quanto fallimentare tentativo di addossare responsabilita’ inesistenti su chi conduce la lotta contro il capitalismo e i poteri forti, difesi da questo governo fascista, capeggiato da Monti, con la complicita’ di Napolitano, in occasione dell’attentato di Brindisi, i fedeli guardiani degli interessi dei padroni, i soliti pennivendoli, continuano nella loro opera di disinformazione! Sono ben altri gli obiettivi dei combattenti! Padroni, classi dirigenti, banchieri prostitute di Stato!! I loro uffici del personale fedeli cani da guardia, aguzzini dei lavoratori. Non sono certo gli studenti o i lavoratori in nostri obiettivi!! Voi che avete vissuto e vivete sfruttando e calpestando, e’ giunto il momento di guardarvi le spalle! La lotta e’ ripresa”.
La lettera della ‘Brigata Gino Liverani ‘Diego”, scritta a stampatello, con i margini in parte ‘mangiati’ dalla fotocopiatrice, e in alcune lettere ripassate due volte, prosegue cosi’: ”Consapevoli del momento storico, il crollo di muri e ideologie, ma insieme ad essi, come da noi ampiamente previsto e discusso in altri momen (…) il capitalismo, l’imperialismo dopo un naturale sussulto di onnipotenza, ha prodotto lo scempio sociale che stiamo vivendo. I nuovi e vecchi padroni, hanno approfittato della debolezza ideologica della massa, per sfruttare e cancellare diritti che, con grande fatica i lavoratori si erano conquistati. Serva da lezione. Riteniamo cosi’ improrogabile la ripresa della lotta armata per la liberazione del popolo dal giogo capitalista e dalla dittatura dei padroni. Dal momento storico impariamo lezioni, nuove sono le idee e la forma del linguaggio ma immutati gli obiettivi. Questa volta per il popolo con il popolo!” Firmato: ”Brigata Gino Liverani ”Diego””.