Una lettera di minacce al senatore del Pd Beppe Lumia e al sindacalista della Cgil Vincenzo Liarda è stata recapitata stamani alla Camera del lavoro di Petralia Sottana (Pa).
La busta non era timbrata. Nella missiva sono attaccati ritagli di giornali sulla vicenda del feudo Verbumcaudo e due bossoli P38. Nella lettera compaiono anche tre scritte, nella prima si legge, ”Morte a Lumia e Liarda”, accanto uno stralcio di giornale che riportava la foto del senatore del Pd su su cui era stata disegnata una croce.
Inoltre, entrambi i cognomi del parlamentare e del sindacalista erano segnati con una croce. Nella seconda scritta, ”Questi sono veri e bastano per farvi stare zitti per sempre”, in riferimento ai bossoli, e infine ”Non siete cosi’ importanti ma solo mezze cannucce, ma vi finirà peggio di loro”, con a fianco le foto di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
Si tratta della terza lettera minatoria recapitata in tre mesi al sindacalista, responsabile della Cgil a Polizzi Generosa, che con il senatore Lumia e’ impegnato nel riutilizzo del feudo Verbumcaudo, confiscato al boss mafioso deceduto, Michele Greco, e affidato al Comune. La prima lettera spedita al sindacalista, inviata tra fine aprile e inizio maggio, conteneva due proiettili e l’invito a non occuparsi più dell’assegnazione alla comunita’ del feudo per scopi sociali. La seconda busta è stata recapitata a casa del sindacalista, conteneva polvere da sparo, ed era rivolta anche al senatore Lumia. Per sostenere la battaglia del sindacalista, centinaia di persone, lo scorso 16 giugno, parteciparono all’occupazione simbolica del fesudo Verbumcaudo, organizzata dalla Cgil e dalla Flai.