L’ex presidente della Corte Costituzionale e della Rai Antonio Baldassarre è indagato dalla Procura della Repubblica di Genova per concorso in millantato credito in un’inchiesta su tangenti pagate da due commercianti genovesi all’ingrosso di formaggio, padre e figlio, per evitare accertamenti fiscali. Lo rivela Il Secolo XIX nel dare anche la notizia che Baldassarre, assistito dai suoi legali, è stato interrogato giovedì scorso da due pm e ha respinto ogni addebito.
L’inchiesta ha portato in carcere il 15 dicembre scorso nove persone tra le quali i commercianti Paolo e Leone Giani, un agente di polizia, un militare della Guardia di Finanza e l’imprenditore ed ex assessore comunale di Reggio Emilia Silvano Nizzoli. Sarebbe stato quest’ultimo ad assicurare ai due commercianti l’intervento di Baldassarre su un colonnello della Guardia di Finanza per addomesticare le verifiche fiscali.
«Nelle carte – scrive il giornale ligure – vi è traccia di un incontro a tre, tra Paolo Giani, Silvano Nizzoli e lo stesso Baldassarre, avvenuto l’11 ottobre 2008 a Bellaria, in provincia di Rimini. E poi c’è una telefonata sospetta in cui Nizzoli, parlando con un conoscente, assicura che Baldassarre si è speso in prima persona, per risolvere favorevolmente un arbitrato che non c’entra nulla con la storia dei Giani».