Libia, a Trapani le proteste di tassisti, commercianti e aeroportuali

TRAPANI – Un corteo di autovetture è partito a metà pomeriggio da davanti la base militare di Trapani Birgi per raggiungere l’ingresso dello scalo civile.

Sono tassisti e commercianti dell’area, che lamentano il calo di lavoro e la prospettiva di annullare gli arrivi turistici dopo la chiusura della parte civile dell’aeroporto, viste le operazioni dell’Aeronautica in corso per la Libia.

Sono circa un centinaio di persone, che si sono unite alle decine di dipendenti dell’Airgest, società che gestisce lo scalo civile, in presidio davanti all’ingresso di quest’ultimo.

”Abbiamo paura di restare tutti a casa, perché adesso girano anche voci sul fatto che Ryanair se ne vada definitivamente a Palermo”. E’ quanto dicono i dipendenti dell’Airgest, che oggi protestano davanti all’ingresso dello scalo.

”Come interinali – hanno spiegato alcuni ragazzi – siamo 70 e il nostro contratto, con scadenza 31 marzo, ci è stato sospeso. Avevamo prospettive di rinnovo, se non addirittura di meglio. Lo stesso, in ferie o in riposo, sono rimasti a casa i colleghi che hanno contratti a tempo indeterminato”.

”Abbiamo paura anche noi – ha spiegato una signora, dipendente fissa dell’Airgest insieme alla dipendente di uno dei vettori – perché anche una riapertura parziale dello scalo non potrebbe garantire il posto a tutti”.

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Maria Elena Perrero