UDINE – Dopo 66 anni ha ritrovato nella vecchia vetrina di famiglia ilĀ libretto bancario che potrebbe garantirgli un tesoro pari a un milione di euro. Protagonista della vicenda raccontata dal Gazzettino, ĆØĀ Federico Davide, 76 anni, pensionato di Tarcento (Udine), da sempre residente aĀ Udine.
Davide ha appreso dalla Tv una storia di un uomo che aveva ritrovato in soffitta un titolo di deposito appartenuto agli avi e ha pensato che la stessa fortuna sarebbe potuta capitare a lui, se solo si fosse ricordato dov’era stato messo quel libretto dell’anteguerra che il nonno gli aveva aperto, depositando 5 mila lire di allora.
Il libretto fu emesso nel 1945, alla filiale di Tarcento della Banca Cattolica del Veneto, su disposizione del nonno, che aveva però imposto una clausola per l’incasso della somma: il compimento della maggiore etĆ del piccolo Federico, soglia che all’epoca era fissata a 21 anni. Superata la fatidica data, il beneficiario non ha provveduto immediatamente a farsi consegnare il denaro e cosƬ il libretto ĆØ finito nel classico dimenticatoio.
Davide oggi chiede di entrare in possesso della somma spettante, naturalmente maggiorata degli interessi, della rivalutazione monetaria e della capitalizzazione. “Secondo i calcoli fatti dallo studio legale romano cui ci siamo affidati per il recupero dei soldi – ha spiegato il titolare del libretto – per circa 66 anni di giacenza la cifra iniziale ha fruttato quasi 1 milione di euro”.
Ma chi liquiderĆ una somma cosƬ ingente, visto che quella banca non esiste più? L’istanza legale ĆØ stata prodotta alla Banca d’Italia ed al Ministero delle Finanze, che solitamente subentrano nei rapporti per gli Istituti di credito non più operativi. Ancora ĆØ presto ma c’ĆØ da aspettarsi che salti fuori qualche cavillo burocratico per cui la somma possa essere drasticamente tagliata o mai resa.
