
AREZZO – Licio Gelli, 95 anni, potrĂ non solo continuare a vivere tranquillamente a Villa Wanda, la dimora storica dell’ex venerabile della Loggia P2 sulle colline di Arezzo, ma potrĂ disporre liberamente dei suoi 32 vani e degli 11.000 metri quadrati di giardino: i reati fiscali che avevano portato nel 2013 al sequestro preventivo dell’immobile sono stati infatti dichiarati prescritti e la villa sarĂ dissequestrata.
Si è chiuso infatti nella giornata di giovedì ad Arezzo il processo a carico dell’ex venerabile, dei figli Raffaello e Maurizio, della compagna Gabriella Vasile e del nipote Alessandro, tutti accusati di frode fiscale. Ai Gelli era stata contestata un’evasione per parecchi milioni, circa 17: la vicenda è quella che portĂ² al clamoroso sequestro di Villa Wanda il 10 ottobre 2013 da parte della guardia di finanza che si presentĂ² all’alba sul colle di Santa Maria.
La procura di Arezzo voleva evitare che la villa venisse sottratta a un’eventuale esecuzione da parte dello Stato che rivendicava il pagamento del debito fiscale. Secondo la procura, la famiglia aveva architettato prima ipoteche e poi una vendita fasulla per evitarlo. La vicenda risaliva addirittura al 1998, lo stesso anno in cui furono trovati, probabilmente con la stessa origine investigativa, i 160 chili d’oro in lingotti nascosti nel parco della villa: l’Agenzia delle Entrate di Arezzo era entrata in possesso di un testamento olografo di Licio Gelli che portĂ² ad una serie di accertamenti fiscali.
Il tribunale ha accolto l’eccezione sollevata dai legali degli imputati circa il periodo temporale troppo esteso e ha dichiarato l’avvenuta prescrizione dei reati con restituzione della villa alla famiglia. Quando i militari della Guardia di Finanza suonarono al campanello per notificargli il sequestro preventivo di Villa Wanda, Licio Gelli si stava preparando per andare ad una visita medica programmata da tempo e apparve seccato dall’inconveniente: “E’ una cosa vecchia, risolverĂ² tutto”, disse l’ex venerabile. I suoi legali, in effetti, presentarono subito il ricorso al tribunale del riesame per ottenere il dissequestro della villa, ma al diniego dei giudici i legali di Gelli prospettarono anche l’ipotesi di una trattativa con Equitalia per sanare la situazione debitoria per ottenere il dissequestro. Che ora invece arriva con la prescrizione dei reati.
