Eccellente, ottimo, adeguato e non adeguato. Pagelle a scuola? No, pagelle al supermercato. E’ questa la novità per molti dipendenti degli ipermercati gestiti dalla Coop Liguria. Non devono averla presa molto bene gli “insufficienti” che si sono visti recapitare le schede personali direttamente dai propri capireparto.
E’ sì perchè a essere valutata non sarà solo la modalità di svolgimento dell’attività, ma anche l'”habitat” e il contesto: dunque la disponibilità, la gentilezza dimostrata durante le ore di lavoro verso la clientela e nei rapporti con i colleghi. La nuova scheda di valutazione si chiama “Ppvc”, che sta per “Piano permanente di valutazione competenza” ed è stata applicata dalla Coop nel corso degli ultimi tre mesi.
Si tratta in sostanza di un foglio, compilato dai capireparto, su cui vengono annotati una volta l’anno quattro parametri con un voto corrispondente. Da “non adeguato” a “eccellente” passando per “adeguato”, “buono”, “ottimo”. I quattro parametri sono a loro volta composti da altre voci «concrete e verificabili che riguardano solo ed esclusivamente il modo di lavorare e non la persona», spiega Maurizio Fasce, responsabile delle risorse umane degli ipermercati liguri.
Valutazioni che, spiegano ancora dalle risorse umane, sono sinonimo di “trasparenza” e non vanno in alcun modo a influire sulla parte variabile del salario dei dipendenti. Anzi, una “pagella” è sempre esistita, dice la Coop, la differenza è che ora è stata “messa su bianco e nero”.
Ma la trasparenza non è piaciuta ai sindacati vicini alla Cgil che lamentano la mancata consultazione prima che l’iniziativa fosse portata sul banco degli ipermercati.
