CUNEO – Le note di “Faccetta nera” e di “Allarmi siam fascisti” irradiate dagli impianti di filodiffusione di una pista di pattinaggio su ghiaccio: è successo il 22 febbraio a Limone Piemonte, località turistica fra le montagne del Cuneese.
A riferire l’accaduto è stato l’Osservatorio democratico sulle nuove destre, che in una nota afferma di avere raccolto “la segnalazione di una lettrice”. “Da anni – scrive l’associazione – monitoriamo fatti simili e rivendichiamo la necessità dell’applicazione delle leggi vigenti in materia di reato apologetico e la conseguente ed immediata messa fuori legge di tutti i gruppi neofascisti e neonazisti. Episodi simili non possono far altro che ribadire quanto queste disposizioni siano importanti, oggi più che mai”.
“Amareggiato e arrabbiato”. Così si definisce Angelo Fruttero, sindaco della cittadina in provincia di Cuneo, in merito al caso dei canti di epoca fascista. “La nostra – dice – è una località di 1.500 abitanti, ci conosciamo tutti e non abbiamo estremismi né di destra né di sinistra. Non c’è nemmeno una sede di partito. Siamo montanari, viviamo sul turismo e facciamo di tutto per accogliere la gente meglio che possiamo. Però poi succede che un giorno arrivi una persona che compia un gesto irresponsabile e finiamo sui giornali per questo”.
L’impianto è del Comune ma è affidato in gestione a una società esterna. Secondo quanto è stato ricostruito, a diffondere le canzoni è stato un addetto che ha utilizzato un suo cd. “L’autore del gesto – dice Fruttero – non è un dipendente comunale e, da quel che mi risulta, non è nemmeno del paese. So che sull’episodio stanno raccogliendo informazioni i carabinieri della stazione di Limone. Se è stato commesso un reato, sicuramente prenderanno i provvedimenti necessari”. “Quando me l’hanno raccontata – ha ancora affermato il sindaco – non ci volevo credere. Sono brutte giornate, ma sono certo che chi conosce i limonesi capirà che Limone non c’entra nulla. Ora vogliamo voltare pagina”.
Fonte: Ansa