Sette mesi per una Tac, 11 mesi per un’ecografia? Arriva il nuovo piano taglia liste d’attesa

ROMA – Tempi di attesa sempre più lunghi, analisi rimandate per mesi: italiani insoddisfatti del servizio sanitario nazionale. Ma è in arrivo il nuovo piano nazionale delle liste d’attesa che dovrebbe aggiustare un po’ le cose.

Per ora, come scrive il ‘Corriere della Sera’, ci vuole fino a un anno e mezzo per un intervento di chirurgia ortopedica, 340 giorni per un’ecografia all’addome, 220 per una Tac, più di un anno per una visita di controllo dopo l’asportazione di un melanoma. “Nel rapporto 2010 – denuncia Francesca Moccia, coordinatrice nazionale del Tribunale dei diritti del malato-Cittadinanzattiva – abbiamo riscontrato un aumento delle segnalazioni e lo sconcerto di tanti quando scoprono che per lo stesso esame, nella stessa struttura, l’attesa si riduce a pochi giorni se si paga la prestazione”.

dice Carla Collicelli, vicedirettore del Censis: “I più penalizzati dalle lunghe attese sono i residenti del Centro, soprattutto chi abita in grandi città, come Roma. Se per un esame radiografico complesso l’attesa media a livello nazionale è di 83 giorni, nell’Italia centrale raggiunge quasi quattro mesi”.

Il nuovo piano. La situazione dovrebbe migliorare con il nuovo Piano nazionale di governo delle liste di attesa per il triennio 2010-2012. Il Piano prevede la suddivisione di tutte le prestazioni in quattro classi di priorità temporale, che sarà il medico di famiglia a specificare, indicando sulla ricetta la lettera corrispondente: U per urgenti, prestazioni che il paziente ha diritto ad ottenere entro 72 ore; B per brevi, entro 10 giorni; D per differibili, visite entro 30 giorni e accertamenti entro 60; P per programmate (senza tempi massimi previsti, per esempio per i controlli).

Il Piano, poi, individua corsie preferenziali per chi ha malattie oncologiche e cardiovascolari. Dopo la prima visita, un percorso diagnostico-terapeutico fatto “su misura” per l’assistito dovrà individuare i tempi massimi d’attesa per le diverse fasi di cura. In ogni caso non si dovrà aspettare più di 30 giorni per gli esami e 30 giorni per l’avvio delle terapie.

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