L’Italia schiava delle sigarette: 2 milioni di fumatori in più nel 2009

Due milioni di fumatori in più, nel 2009 in Italia, rispetto al 2008. Lo afferma Armando Santoro, responsabile del Dipartimento di Oncologia dell’Istituto Clinico  Humanitas, citando i dati aggiornati dell’ indagine Ossfad Doxa, e annunciando una nuova campagna antifumo fra i giovani, attuata in collaborazione con il Centro Sportivo Italiano (CSI).

Dai dati Doxa emerge che la ripresa del trend del tabagismo, dopo lo stop impresso dalla legge Sirchia, è continuato per tutto l’anno scorso. “Alla fine del 2009 i fumatori – dice Santoro – sono ancora 13 milioni, il 25,4% della popolazione, di cui 7,1 milioni sono uomini e 5,9 donne”.

Ma il dato più preoccupante è quello che indica come il 4% di coloro che avevano smesso negli anni scorsi abbia ripreso a fumare, mentre è in
aumento il fumo tra i giovani: “Oggi – precisa – il 57% di italiani con età
compresa fra 15 e 24 anni è infatti fumatore”.

E proprio ai giovani si rivolge una campagna che partirà dal mese di febbraio e che vede attori l’Istituto Humanitas, il CSI, il Comune di Rozzano e AstraZeneca. Questa campagna, ideata e realizzata da Echo Comunicazione d’Impresa, consiste in una serie di quattro diversi manifesti che verranno
affissi per le strade di Milano e provincia, nei centri del circuito sportivo
CSI e all’ interno di Humanitas.

E’ basata su grandi foto a fronte, una a colori l’altra in bianco e nero, per sottolineare la positività di chi non fuma, in netto contrasto con chi invece è schiavo della sigaretta. Abitudine che ha influenza negativa nel rapporto con i coetanei, nelle relazioni affettive, sulle prestazioni sportive e sull’aspetto fisico. Così i manifesti hanno titoli e soggetti significativi: ‘Chi non fuma e’ a colorì, ‘Il fumo separa’, ‘Chi smette di fumare e’ liberò, ‘Chi fuma sta in panchina’.

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Alessandro Avico