Livia De Poli in guerra col fisco: 100mila€ multa per un modulo. Vince ma paga

Livia De Poli in guerra col fisco: 100mila€ multa per un modulo. Vince ma paga

ROMA – Un errore del commercialista, un modulo spedito in bianco relativo a una dichiarazione che non andava neppure fatta le è costato 100mila euro. Livia De Poli, itolare della Orion Group di San Martino di Lupari (Padova), che Ettore Livini su Repubblica definisce “pasionaria anti fisco”, davanti alla multa enorme ha scelto una strada particolare.

Si è difesa e ha vinto la causa penale, ma ha rinunciato al contenzioso civile e sta pagando la sanzione. Scelta che, spiega la stessa De Poli a Livini, è puramente economica. La causa civile, solo di spese legali, le sarebbe costata troppo. Ora, però, nonostante la vittoria e un’azienda che va bene De Poli sta pensando di vendere l’azienda: “Ho già rimborsato 32 mila euro – spiega – ma io e i miei figli lavoriamo 10 mesi l’anno per un socio occulto che ci bastona, lo Stato”

L’intervista di Livini:

«La mia azienda va bene e ha la “tripla A” in banca. Pago in tasse il 78% degli utili. Ma quando mi è arrivato l’accertamento induttivo con la multa di 100mila euro dell’Agenzia delle entrate non ho avuto dubbi. Tanto hanno sempre ragione loro. Ho pagato un avvocato per il penale, dove ho vinto, mi sono rassegnata e ho iniziato a pagare le rate».

Livia De Poli, titolare della Orion Group di San Martino di Lupari (Padova) è da tempo una pasionaria anti-fisco. Per la precisione da quando due ispettori dell’Agenzia delle Entrate si sono presentati con il verbale di infrazione.
Cosa aveva combinato?
«Il mio commercialista aveva spedito la dichiarazione Iva in bianco. Ovviamente un errore, visto che in quel caso non avrei dovuto nemmeno fare la dichiarazione dei redditi».
E allora?
«Si è aperto il contenzioso. Mi sono presentata al fisco spiegando le cose. Ero una contro otto funzionari. Bastava un po’ di buon senso per capire. Invece niente».
Che ha fatto a quel punto?
«Ho pensato solo ad affrontare la parte penale del procedimento. Andare per il civile mi avrebbe fatto perdere tempo e spendere più soldi di legali che di sanzione. Ho speso 30mila euro per il penalista. E ho vinto».
Magra soddisfazione. Intanto però sta pagando…
«Finora ho già rimborsato 32mila euro. Ma sono esasperata. Io e i miei figli lavoriamo per 10 mesi per un socio occulto, lo Stato, che si mangia i soldi che guadagniamo. E poi ci bastona per un errore veniale! Da allora ho girato l’azienda ai figli. Ma anche loro non ce la fanno più. E stiamo trattando per venderla».

Published by
Emiliano Condò