Una lite tra fratelli porta alla chiusura della casa-museo di Amedeo Modigliani a Livorno. Guido e Giorgio Guastalla, infatti, proprietari dal 1991 dell’immobile dove nacque l’artista, non trovano più l’accordo sulla comproprietà .
Così, allo scadere del contratto d’affitto, Guido ha deciso di reimpossessarsi della sua metà , impedendo al museo di restare aperto. I motivi, si dice in città , sono però anche politici. I due consanguinei sono infatti separati dalle diverse opinioni: mentre Giorgio è suocero del sindaco Alessandro Cosimi, Guido, da militante del Pdl, ne è un acerrimo oppositore.
«Non voglio boicottare il museo, però preferisco trasformarlo in un centro di validazione e autenticazione dell’opera di Modigliani, una realtà che al momento non esiste», afferma Guido, subito smentito dal fratello: «Strano, è la prima volta che sento questa storia – dice Giorgio – visto che quando acquistammo la casa, mio fratello la voleva dare in affitto a uno studio commercialistico».
