Lo sciamano modenese voleva attirare l’attenzione nella ribollente piazza Montecitorio. E c’è riuscito. Si è infilato tra i manifestanti di “Io Apro” (ristoratori e militanti di destra) indossando un costume come quello che si era messo addosso Jacob Anthony Angeli Chansley, una delle icone dell’assalto a Capitol Hill da parte dei sostenitori di Donald Trump.
Cioè: copricapo con delle lunghe corna in testa, il volto dipinto col tricolore, vestito di pelli.
Missione compiuta. Hermes Ferrari da Scandiano (Reggio Emilia), titolare a Modena del ristorante-pizzeria ‘Regina Margherita‘ nella frequentata via Giardini, si è preso anche una bastonata perché voleva andare oltre le transenne. Neanche una piega.
Nel 2012 pestò un suo vicino di casa perché, secondo lui, attraversava le strisce pedonali lentamente.
Per questa aggressione è stato condannato. Pazienza. Con la legge ha un suo codice. Se è convinto che una cosa è giusta, non lo ferma nessuno. Esempio : dal 15 gennaio, alla faccia delle disposizioni governative anti-Covid, il suo locale è sempre aperto.
Certo, fioccano le multe, ma Hermes tira dritto. E non è il solo. Nelle province di Modena e Reggio i ribelli sono in aumento. Dice: “La gente è stanca e non ne può più. Noi dobbiamo aprire tutti quanti. Se apriamo nessuno ci può fare chiudere. A Roma eravamo in tremila. Vogliamo che il Governo ci venga incontro. Nonostante le chiusure i contagi aumentano e le persone muoiono. E qualsiasi scusa è buona per far chiudere le partite Iva. Io non mollo, porto avanti il diritto di libertà di tutti noi“.
Emulo di Jacob Anthony Angeli Chansley, lo sciamano di QAnon, l’uomo che “ voleva solo riportare Dio in Senato”. Con l’assalto al Congresso, lo scorso 6 gennaio. Lo hanno arrestato tre giorni dopo.
Hermes Ferrari ha ammesso di essersi ispirato al pittoresco 33enne Italo-americano di Phoenux (Arizona), ultra pro Trump, seguace della setta QAnon che attribuisce ai poteri occulti di un Deep State la volontà di rovesciare , in tutti i modi, il potere di Trump.
Sposato, una figlia di venti, 53 anni ben portati, una passione per la cucina napoletana, ha confessato di essere rimasto stregato dallo sciamano americano, dalla sua capacità di attirare l’attenzione. E dunque di volerlo imitare. In particolare è rimasto colpito dall’audacia di Jacob Anthony Angeli Chansley quando ha voluto farsi immortalare seduto sullo scranno del vicepresidente Mike Pence con quelle corna da bisonte e il sorriso di circostanza che hanno fatto il giro del mondo. “ Se ha avuto così tanta visibilità, perché non fare altrettanto “ ha detto io sosia emiliano.
Per Ferrari la cosa più importante era quella di fare passare il messaggio disperato dei ristoratori contrari alla chiusura dei locali. Lo sciamano americano si è già pentito. Lo sciamano d’Emilia ancora no.