Tutto ha inizio nel 2004, quando il vigile Igor Vivian, classe 1971, cade sul pavimento bagnato dell’atrio del Municipio, che non era stato opportunatamente segnalato. All’inizio sembrava una semplice distorsione del ginocchio destro. Ma visite approfondite presso specialisti rivelarono la profondità delle conseguenze di quella banale caduta.
Nel 2005, la diagnosi del professor Maurilio Marcacci, dell’ospedale “Rizzoli” di Bologna, refertò una “plica sinoviale”, una lesione alle membrane interne del ginocchio. Il vigile rientrò in servizio con compiti ridimensionati. L’anno successivo, si rese necessario un intevento chirurgico al ginocchio, la cui riabilitazione fu lunga. Le spese mediche sostenute per accelerare il percorso di riabilitazione e, di conseguenza riprendere il suo compito furono a carico del Vivian. Ma per due volte la commissione Usl lo riconobbe “non idoneo temporaneamente al lavoro”. Solo nel 2008 rientrò definitivamente in servizio, sempre come vigile e non come operatore forestale come aveva richiesto in precedenza.
La caduta accidentale del vigile nell’atrio del Municipio è stata la causa dell’azione legale contro il Comune di Longarone. I legali della guardia cittadina hanno chiesto un maxi risarcimento: oltre 120mila euro.
Il Vivian si è licenziato il 1° dicembre scorso, dopo una vicenda sanitaria legata alla sua riabilitazione durata cinque anni, un percorso pieno di visite mediche e interventi chirugici.
Ieri è stato depositato il ricorso contro il comune per quell’incidente. Ma Igor Vivian con i suoi avvocati, si appresta a preparare un secondo ricorso per un’altro tipo di incidente. Lo stesso Comune gli avrebbe negato il licenziamento per giusta causa. Da qui la seconda azione presto giudiziaria del Vivian, sempre chiedendo un cospicuo risarcimento
La prima udienza per la discussione del ricorso per la richiesta di risarcimento il 25 agosto. La battaglia del vigile contro il Comune di Longarone è solo all’inizio.
*Scuola di Giornalismo Luiss
